Lo zafferano e la curcuma sono due piante utilizzate nell’alimentazione, soprattutto come spezie coloranti, e nei rimedi naturali. Forse, proprio queste somiglianze fanno sì che molto spesso vengano confuse. Ma come ben sappiamo, una delle due è l’oro rosso delle spezie.
In particolare, la confusione principale è dovuta a una questione linguistica. Infatti, in molte zone e in lingue diverse, il nome di entrambe le piante genera confusione. Ad esempio, in alcuni Paesi la curcuma è chiamata “bastoncino di zafferano” o “radice di zafferano”.
D’altra parte, entrambe le piante hanno la stessa funzione in molti piatti, ovvero quella di colorante naturale. Sia lo zafferano che la curcuma sono spezie che vengono aggiunte alle ricette per tingerle di un colore dorato. In questo senso, chi non conosce nessuna delle due piante può essere confuso quando legge dell’uso dell’una o dell’altra.
Tuttavia, dal punto di vista botanico, non è possibile fare confusione tra le due piante, in quanto si tratta di due specie completamente diverse e distinte.
Nei prossimi paragrafi facciamo una rapida panoramica delle principali differenze tra lo zafferano e la curcuma e le proprietà che appartengono ad entrambi.
Cos’è lo zafferano e a cosa serve?
Lo zafferano – Crocus Sativus – è una spezia ricavata dagli stimmi rossi di una pianta bulbosa. Si dice che la sua coltivazione si sia diffusa rapidamente in tutta la regione mediterranea fino a diventare una spezia tipica della dieta mediterranea.
Inoltre, in termini di benefici nutraceutici e fitoterapici, lo zafferano ha proprietà digestive, in quanto aumenta le secrezioni salivari e gastriche, ma è anche un ottimo eupeptico e soprattutto un potente antiossidante. Infine, giova al sistema urinario e alla salute della vista.
Come viene utilizzata la curcuma?
La curcuma è un rizoma, ossia un fusto sotterraneo dall’aspetto di radice ispessita, che può essere consumato fresco o essiccato e polverizzato. In cucina, è molto popolare come parte della famosa miscela di spezie di cui fa parte il curry.
Dal punto di vista medico, la curcuma è ampiamente riconosciuta in tutto il mondo come uno dei migliori antinfiammatori naturali, insieme a zenzero, aglio, rosmarino e altre erbe aromatiche.
Inoltre, recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che la curcuma in forma di integratore – estratto ricco di curcumina – ha un grande potenziale come coadiuvante nel trattamento del cancro, per la perdita di peso e come pianta protettiva del fegato e dei reni.
Differenze botaniche tra zafferano e curcuma
Se a prima vista queste due spezie sembrano già molto diverse, a livello botanico le differenze tra le due specie sono ancora più evidenti.
In primo luogo, la pianta di zafferano è alta tra i 10 e i 25 cm, bulbosa, con foglie acaule, senza stelo, inguainate, strette e con margini verde scuro. In aggiunta, è caratterizzata da una linea longitudinale bianca al centro.
Ogni fiore di zafferano ha uno stigma, giallastro o arancione, che si divide in tre stimmi di colore rosso intenso. Quando si estirpa lo zafferano, si rimuove lo stigma e si lasciano solo gli stimmi, ben separati.
La pianta della curcuma, invece, è più alta – fino a 1,5 metri di altezza –, ha rizomi e germogli erbacei acauli. Mentre le foglie hanno una lama oblunga e sono grandi, tra i 20 e i 70 cm di lunghezza per 8-18 cm di larghezza, anche se alcune specie raggiungono dimensioni di 1,2 metri.
Zafferano e curcuma: quale delle due piante ha più proprietà?
Zafferano e curcuma sono utilizzati a scopo medicinale ed entrambi sono stati oggetto di studi scientifici con risultati promettenti. Solitamente, la curcuma è quella con i maggiori benefici, in quanto più economica e supportata da più ricerche. Lo zafferano, invece, è molto costoso e generalmente, in ambito domestico, si limita a un uso alimentare occasionale, anche se naturalmente può essere utilizzato anche per la nutraceutica e la cosmesi, come abbiamo visto in un precedente articolo.
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