Se hai letto i nostri precedenti articoli non ti stupirai se ribadiamo ancora una volta che lo zafferano è una delle spezie più costose al mondo a causa di un processo piuttosto complicato di raccolta dei fili di zafferano. Non è certo un caso, quindi, che si voglia sfruttare al massimo la propria scorta presente in dispensa. Per cui, se lo si conserva per un po’ di tempo, è inevitabile sapere qualcosa in più sulla scadenza zafferano.
In questo articolo esaminiamo la conservazione, la sua durata, la potenza e il deterioramento dello zafferano.
Se vuoi imparare e conoscere aneddoti su questa spezia, sei sicuramente nel posto giusto.
Insomma, continua a leggere per saperne di più.
Come conservare lo zafferano
Prima di parlare nel dettaglio della scadenza dello zafferano, capiamo insieme come conservarlo perfettamente. Lo zafferano, solitamente, è venduto in polvere o in fili, ma le linee guida per la conservazione sono più o meno le stesse. Infatti, conservare lo zafferano è come conservare altre spezie, tra cui la cannella o l’alloro.
In primo luogo, è necessario conservare lo zafferano in un luogo fresco e buio, lontano dalla luce del sole e da fonti di calore. Indubbiamente, un armadio scuro o un cassetto per le spezie in cucina è la soluzione ideale.
Dopodiché, una volta aperto il contenitore, la situazione si ripete. Inoltre, ricordati di conservare il contenitore o il sacchetto ben chiuso dopo ogni utilizzo.
Al contrario, se la confezione non può essere richiusa, si consiglia di trasferire il prodotto in un vasetto o in un contenitore ermetico. Ad ogni modo, entrambe le soluzioni tengono a bada l’umidità, mantenendo la spezia lontana dall’aria “fresca”. Questo, a sua volta, aiuta l’oro rosso a mantenere le sue proprietà più a lungo.
Tuttavia, fai molta attenzione se trasferisci i fili di zafferano in modo che non si rompano e non diventino mezzi fili di polvere di zafferano.
Scadenza zafferano: entro quanto consumarlo
Come quasi tutte le spezie, è meglio usare lo zafferano il prima possibile per ottenere un sapore e un aroma ottimali poiché, con il passare del tempo, perde gradualmente la sua potenza. Per cui dopo averla conservata per due o tre anni, non sarà sicuramente profumata e saporita come quando era fresca.
Detto questo, la scadenza zafferano prescinde dal fatto che la spezia sia in polvere o in fili. E, a patto che ci si prenda cura della spezia, essa durerà per molti mesi o addirittura anni – 2 o 3 – dopo la data di scadenza.
Tuttavia, se non c’è una data sulla confezione, si può presumere che la spezia dovrebbe conservare la maggior parte del suo sapore per 2-3 anni. Naturalmente, con il passare del tempo, potrebbe essere necessario aggiungere altro al piatto che si sta cucinando per renderlo più gustoso.
Scadenza zafferano: come capire se è rovinato
Come già detto, lo zafferano non si rovina, a meno che, naturalmente, l’acqua non penetri nella polvere o nei filamenti. Ma se ciò accadrà, lo noterai sicuramente.
Purtroppo, però, questa spezia, come altre, perde gradualmente la sua efficacia o addirittura, dopo averla conservata a lungo, può avere un sapore scarso o nullo. Quindi, se lo si conserva per un periodo prolungato, è meglio verificare se è rimasto un po’ di sapore prima di usarlo.
Per capire la scadenza dello zafferano e dunque il suo possibile utilizzo, ti consigliamo di strofinarne una piccola quantità tra le dita e annusarla. Se l’aroma è ancora forte e il sapore deciso, si può ancora usare lo zafferano, mentre se la spezia ha perso il suo odore, è il momento di scartare lo zafferano.
In altre parole, nel momento in cui l’odore e il gusto si sono indeboliti in modo significativo, spetta a te decidere cosa fare. Da una parte è possibile scartarlo per motivi di qualità, dall’altra utilizzarne una quantità maggiore del solito per ottenere i risultati desiderati. In questo modo, finirai prima il pacchetto e potrai comprare nuove scorte di zafferano.
E se sei un amante della cucina allora dai un’occhiata a Zafferano in cucina: tostatura o infusione?